"La felicità" in scenacon Postogna e Repettodiretti da Marcela Serli - IL PICCOLO 6/6/25
- Teatro La Contrada
- 9 giu
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Annalisa Perini
E se, più che uno stato dell'essere, "La Felicità" fosse un malinteso ben costruito? Nel giardino del Museo Sartorio, da oggi a domenica, sempre alle 21, debutta la nuova produzione de La Contrada, una mise en espace dell'opera di Eric Assous, autore e regista francese, scomparso nel 2020. La regia è di Marcela Serliegli attori Marzia Postogna e Maurizio Repetto sono 1 protagonisti di una commedia vivace, intensa e dai numerosi sviluppi inattesi.
"La Felicità" è il secondo titolo proposto nella quinta edizione della rassegna Let's Play che, inserita nel cartellone di Trieste Estate 2025, nasce dalla sinergia tra i teatri La Contrada, Bonawentura/Teatro Miela e il Teatro Stabile Sloveno, con la collaborazione del Comune di Trieste e Civici Musei. Inscena, mentre la disillusione portata dall'età adulta rende l'esperienza amorosa qualcosa di tutt'altro che semplice, Luisa e Alessandro condividono una notte in seguito a un incontro fortuito e si trovano a dover affrontare le incertezze, le falsità e i piccoli compromessi che inevitabilmente emergono in simili circostanze. «Attraverso un dialogo che oscilla tra diversi registri, tra leggerezza apparente e profondo disincanto spiega Marcela Serli - la piéce svela le fragilità molto uname di ciascun personaggio.
Ed entrambi sono così aderenti alla realtà da risultare sorprendenti proprio per quanto sia possibile riconoscersi in loro, nelle sfumature, ma anche nelle paure e contraddizioni nei rapporti umani quando i temi sono l'amore e l'intimità». La regista racconta di aver scelto di mettere in luceilgioco paradossale che attraversa tutto il testo, con personaggi che dicono una cosa e ne pensano un'altra e relazioni che si costruiscono su mezze verità, per il timore, anche di essere sinceri. «La comicità di Assous non è mai semplice intrattenimento - sottolinea ancora Serli - Il suo è un meccanismo affilato, crudele, smaschera con eleganza le ipocrisie dell'intimità.
E guardando da vicino l'anatomia fragile e comica dei legami, il mio pensiero registico per questo studio preliminare si muove proprio su questa linea sottile, cercando di far emergere il ritmo serrato, la tensione nei non detti e l'assurdità che a volte prende il sopravvento sul sentimento». Biglietto euro 10, in prevendita o acquistabile anche la sera stessa al Museo Civico Sartorio, da un'ora prima dello spettacolo. In caso di maltempo l'evento si terrà al Teatro Orazio Bobbio.
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