In Fragola e panna troviamo quattro donne deluse dalla vita: la padrona di casa nauseata da un matrimonio infelice, la sorella che non sembra avere alcun interesse di qualche spessore, la ragazzina vittima di una sbandata per un uomo maturo, la cameriera insoddisfatta perché non riceve disposizioni chiare. Insoddisfatto è anche l’unico personaggio maschile, apparentemente trasgressivo e antipaticamente lontano da tutto. Ma l’autrice, maestra di leggerezza e ironia, sa alleggerire il dramma dei suoi personaggi, introducendo qua e là brevi e godibili lampi di sorriso.

Natalia Ginzburg (nata con il nome Natalia Levi) nasce a Palermo il 14 luglio 1916. Il padre è il celebre scienziato ebreo Giuseppe Levi e la madre è la milanese Lidia Tanzi. All'età di diciotto anni inizia a dedicarsi alla sua attività letteraria, scrivendo il racconto "I bambini", che viene pubblicato nel 1933 nella rivista Solaria. Dopo aver lasciato Roma torna in Piemonte, a Torino, dove inizia a lavorare per Einaudi. Tra il 1952 e il 1957 la produzione letteraria di Natalia Ginzburg è intensa, continua a militare in ambito politico fino a quando, nel 1983, viene eletta come esponente del Partito Comunista all'interno del Parlamento italiano.