Let's Play, tre teatri al Sartorio - IL PICCOLO 24/5/25
- Teatro La Contrada
- 26 mag
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La sinergia tra il Teatro La Contrada, Bonawentura/Teatro Miela e il Teatro Stabile Sloveno porta sul palcoscenico del Giardino del Museo Sartorio una nuova edizione, la quinta, della rassegna "Let's Play".
Sette i titoli proposti nell'arco delle undici serate in programma dal 5 all'8, dal 19 al 22 e dal 26 al 29 giugno. La kermesse, realizzata in collaborazione con il Comune di Trieste e i Civici Musei, è stata presentata ieri al Bastione Fiorito di San Giusto alla presenza della vicesindaca del Comune di Trieste Serena Tonel, della direttrice artistica della Contrada Livia Amabilino, del direttore organizzativo del Teatro Miela Francesco De Luca, dal direttore dello Stabile Sloveno Danijel Malalan e da Lino Marrazzo, regista dello spettacolo "Trieste. Verso le vette" / "Trst. Proti vrhovom".
È questa la nuova coproduzione dei tre teatri che aprirà la rassegna, giovedì 5 giugno (in replica il 19 e 26 giugno). Marrazzo ne è anche l'autore con Eva Maver, Anna Krekic, Flavio Ghio. Gli interpreti sono Veronica Dariol, Omar Giorgio Makhloufi, Eva Maver, Kiyan Mauri e, al violoncello, Andrejka Možina. Si ispira alla mostra "Verso le vette. L'alpinismo e Trieste" e narra di un ex alpinista e amante della montagna che visita l'esposizione con suo nipote, rivivendo sentimenti, episodi, luoghi e figure chiave del mondo dell'alpinismo di Trieste. Per l'occasione, sempre il il 5 giugno, alle 17, si svolgerà una visita guidata alla mostra ospitata al Bastione Fiorito, con i curatori e alla presenza degli artisti (biglietto euro 7, ridotto euro 5).
Da venerdì 6 a domenica 8 giugno al Sartorio ecco poi la nuova produzione della Contrada "La felicità", di Eric Assous, commedia vivace, intensa e dagli sviluppi inattesi. La regia è di Marcela Serli e Marzia Postogna e Maurizio Repetto interpretano due amanti che condividono una notte dopo un incontro fortuito, tra incertezze, falsità, piccoli compromessi e il disincanto portato dall'età adulta.
Sabato 21 giugno "L'Eneide. Siamo tutti figli di Troia", prodotto dal Teatro Miela, attraverso i metodi narrativi del teatro popolare invece intende trasmettere l'umanità, la bellezza e la rilevanza contemporanea della straordinaria avventura dell'Eneide. Michele Bottini, con la collaborazione musicale di Roberto Di Bitonto, riproporrà i momenti chiave dell'opera di Virgilio in forma di narrazione orale, con la regia di Massimo Navone.
Domenica 22 giugno il Miela porta in scena anche il suo one man show di Enrico Bertolino "Una serata di ordinaria ironia". Diretto da Navone e accompagnato al pianoforte da Tiziano Cannas Aghedu e da Roberto Di Bitonto, percussioni e fiati, il comico legge, attraverso paradossi, un'attualità fatta di politicamente corretto, automatizzazione e digitalizzazione sfrenata e azzeramento dei rapporti umani. Venerdì 27 giugno è lo Stabile Sloveno a proporre un appuntamento con la drammaturgia contemporanea statunitense, con "Piccole astute bugie" di Joe DiPietro, sul tema della verità nei rapporti di amore e convivenza. Con sovratitoli in italiano è diretta dalla regis ta croata di origini friulane Nenni Delmestre e interpretata da Tina Gunzek, Primož Forte, Nikla Panizon e Franko Korošec.
Produzione dello Stabile Sloveno è anche "Chevap.chef ", sabato 28 giugno. Nato da un'idea di Sabrina Morena, Martin Lissiach, Eva Maver e Franko Korošec vede quest'ultimo anche interprete assieme a numerosi coprotagonisti dialoganti in video e da un piatto noto si spazia nell'antropologia e nella cucina tra Mediterraneo e Balcani. L'origine dei čevapčiči è oggetto di discordia, dato che molti paesi sono convinti di tratti di una propria specialità nazionale. Il protagonista, uno dei migliori chef al mondo, mette le proprie competenze in cucina a disposizione di una ritrovata armonia tra i paesi, nel nome di un piatto comune. Nella sua cucina si intrecciano storia, antropologia, geografia ed etnografia, offrendo al pubblico la possibilità di scoprire curiosità molto "gustose" sul celebre piatto. Questo spettacolo non richiede sovratitolazione, trattandosi di un testo che alterna italiano e sloveno.
A chiudere "Let's Play – 3 Teatri al Sartorio" domenica 29 giugno sarà "Rosada!", ospite del Teatro Stabile Sloveno nel nome della collaborazione tra teatri che coltivano la ricchezza linguistica e culturale della regione. Prodotto da Teatri Stabil Furlan in collaborazione con ARLeF – Agjenzie Regjon pe Lenghe Furlane e Mittelfest2022, il testo della regista Gioia Battista, in lingua italiana e friulana, è interpretato dall'attore Nicola Ciaffoni e dalla cantante Elsa Martin e indaga attraverso le "Poesie a Casarsa" di Pier Paolo Pasolini il nesso tra la parola e la sua necessità di essere tramandata, trascritta, salvata e ragiona sui confini tra terra e lingua, appartenenza e distacco, mondo contadino e letteratura.
I biglietti per gli spettacoli (euro 10) sono acquistabili anche la sera stessa alla biglietteria del Museo Civico Sartorio, un'ora prima dello spettacolo. Gli eventi avranno inizio alle 21 e per tutti, in caso di maltempo, è prevista la sede alternativa al Teatro dei Fabbri.
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