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Paola Minaccioni porta al Teatro Bobbio la stand up con "Stupida Show' - IL PICCOLO 10/1/24


Paola Minaccioni in Stupida Show al Teatro Bobbio

Annalisa Perini


La stand up comedy, spazio d'elezione per far ridere, ma anche per sfogarsi, in modo lucido, e trasformare ferite personali, ostacoli, pure rabbia e fallimenti in energia vitale attraverso la forza propulsiva della comicità. E guardare in faccia la realtà, non solo la propria, con il filtro dell'ironia, per dirgliene quattro, e anche di più.

Domani alle 20.30 al Teatro Bobbio, Paola Minaccioni, negli eventi speciali della stagione de La Contrada porta in scena lo "Stupida Show", il suo nuovo "monologo per cuori coraggiosi", scritto da Gabriele Di Luca, anche regista insieme a Massimiliano Setti. Minaccioni nella sua vita artistica, e sono ormai già trent'anni di carriera, si muove agevolmente tra televisione, cinema, teatro e cabaret.

L'attrice ha iniziato il suo percorso seguendo una formazione di drammaturgia classica e, per alcuni anni nel laboratorio di Serena Dandini, ha anche frequentato il Centro Sperimentale di Cinematografia. Moltissimi i ruoli nei film, con registi come Ferzan Ozpetek, Pino Quartullo, Carlo Vanzina e Matteo Garrone, solo per citarne alcuni. Per il film "Magnifica presenza" di Ozpetek, nel suo ruolo di Maria, cugina del protagonista, Pietro, interpretato da Elio Germano, nel 2012 è stata candidata sia al Nastro d'argento che ai Ciack d'oro come migliore attrice non protagonista, vincendo un Globo d'oro. E quel Nastro d'argento, nella stessa categoria, lo ha ricevuto due anni dopo, nel cast corale di un altro film del regista, "Allacciate le cinture", (tra gli interpreti principali Kasia Smutniak, Francesco Arca e Filippo Schiccitano) con l'interpretazione del personaggio di Egle Santini che le è valsa anche una nomination a David di Donatello. Ma tra i suoi lavori anche "Il ruggito del coniglio" su Radio 2, il teatro, appunto, e molti altri progetti.

Stavolta in "Stupida Show" il destinatario del suo dialettico atto di ribellione sarà innanzitutto il suo primo avversario naturale, l'amore, territorio in cui non è difficile inciampare. Ma sul palcoscenico l'attrice non sarà una tenera eroina, vittima di un mondo crudele e donna da compatire. Incarnerà un'antieroina da temere. E il suo è un "monologo per cuori coraggiosi" perché, facendo ridere, ma anche riflettere su se stessi e sul mondo circostante, intende accompagnare il pubblico in un percorso di autoanalisi, dando voce a tutte quelle follie e frustrazioni che abitano le persone, ma che non si ha mai avuto il coraggio di confessare a nessuno. Paola Minaccioni userà la parola e la comicità come bagaglio, e non soltanto come variegato kit di sopravvivenza, in un viaggio nell'inconfessabile e nell'indicibile, nei piccoli inferni personali, non soltanto i suoi. Nello spettacolo, dalla parte di chi è stufa di sopportare la retorica qualunquista della contemporaneità, vorrà svelare vizi, lati oscuri e follie di chi nella vita sa bene cosa significa incespicare . E nel suo progetto "Stupida Show" i temi saranno molteplici, dalla politica, al potere, dalla differenze di genere alla violenza, alla maternità, alla sessualità, al razzismo, ma an che l'egoismo, la pornografia, la famiglia, l'individualismo e le tensioni sociali di oggi. I biglietti per lo spettacolo sono in vendita presso la biglietteria del Teatro Bobbio, online sul sito della Contrada, su vivaticket e Ticket One. —


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