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Un sogno a Istanbul - LA CITTA DELLA MUSICA 1/3/24

 un racconto scenico che le nuove generazioni condividano perché la memoria del sangue versato non sia dimenticata

Cerco in questo spettacolo di restituire un racconto scenico che le nuove generazioni condividano perché la memoria del sangue versato non sia dimenticata e perché un’Europa sempre più indifferente si accorga delle proprie macerie dell’anima.


Una storia che vive sul palcoscenico perché i giovani di oggi non restino senza padri come è stata la mia generazione. Il racconto di questo amore è un paradigma della grande storia come è sempre ogni amore che scompagina i confini della nostra anima e ci spinge verso territori sconosciuti e la violenza dei sentimenti si confonde alla rabbia che porta al conflitto chiamato guerra.


Amata Europa arricchisciti dei tuoi racconti, delle storie di ieri e di oggi che ci facciano uscire da una comunità virtuale e ci facciano sentire parte di una comunità vera fatta di carne e sangue in cui il futuro sia costruito sulle radici di un passato condiviso e compreso e che la pace sia davvero un concetto concreto che attraversi il cuore di ognuno di noi.



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