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"Vola Colomba" tra mostre e teatro per raccontare quello storico ottobre - IL PICCOLO 4/10/24


Piero Tallandini


Due mostre prodotte dai Musei Storici: "Lunario Triestino 1953_1954" a Palazzo Gopcevich e "Cronache triestine 1945_1954" al Museo della guerra per la pace Diego de Henriquez. Poi, un calendario di incontri di approfondimento che si integrerà con gli altri eventi previsti nella ricorrenza del 26 ottobre, il cui programma dettagliato sarà presentato nei prossimi giorni. Infine, la riproposizione al leggio del testo dello scrittore e giornalista Pierluigi Sabatti "Vola Colomba" al Bobbio il 30 ottobre, con Ariella Reggio e gli attori de La Contrada.

Ecco una panoramica delle iniziative per il 70esimo anniversario del ritorno di Trieste all'Italia che rientreranno nell'ambito di "Vola Colomba", il programma culturale, realizzato dal Comune con il contributo della Regione, in vista della storica ricorrenza. A presentarlo sono stati ieri a Palazzo Gopcevich, tra gli altri, l'assessore alla Cultura Giorgio Rossi, il responsabile dei Musei Storici del Comune e coordinatore delle iniziative Stefano Bianchi, il consigliere regionale di Fdi Claudio Giacomelli, la responsabile di Fototeca e Biblioteca dei Civici Musei di Storia ed Arte Claudia Colecchia e lo stesso Sabatti.

«Questo settantesimo lo dobbiamo ai nostri padri – ha sottolineato Rossi –. Il ritorno di Trieste all'Italia è un'occasione per riflettere su storia e fisionomia socio-culturale della città, che il Comune ha voluto cogliere con un articolato programma di eventi, con il contributo della Regione, tra cui spicca un percorso espositivo frutto dell'appassionato lavoro di chi quotidianamente si occupa dei Civici Musei». Secondo Giacomelli le iniziative per il settantesimo sono occasione per «parlare di valori come coraggio e sacrificio, degli ideali del patriottismo che sono ancora attualissimi e vanno insegnati».

Dopo la presentazione, le due mostre sono state inaugurate e saranno visitabili fino all'8 dicembre. "Lunario Triestino 1953_1954", nella sala "Attilio Selva", è visitabile da martedì a domenica dalle 10 alle 17 (chiuso lunedì). Racconta i quindici mesi tra ottobre 1953 e dicembre 1954 attraverso il materiale iconografico conservato nella Fototeca dei Civici Musei. Circa 300 foto e alcuni oggetti iconici tra cui la Topolino, la Lambretta, la radio Geloso, il vinile originale di "Vola Colomba" cantata da Nilla Pizzi, giocattoli, macchine fotografiche, riviste dell'epoca. È il frutto di un'accurata ricognizione dei fondi dei fotografi Ugo Borsatti, Adriano de Rota, Livio Amstici, Gianni Anzalone, dell'agenzia Giornalfoto, dell'archivio fotografico comunale e dell'archivio donato dalla famiglia del sindaco Gianni Bartoli. Per il manifesto di "Vola Colomba" è stata scelta la foto di de Rota che immortala una ragazza mentre sventola il tricolore per salutare i soldati italiani il 26 ottobre 1954: si tratta di Novella Bessi, che ieri ha partecipato alla presentazione.

"Cronache triestine 1945_1954" è visitabile ogni giorno tranne martedì dalle 10 alle 17 (sabato e domenica fino alle 19). Una cronistoria raccontata attraverso scene di vita politica, ma anche q uotidiana, del decennio 1945-54 a Trieste. Tutti i materiali in esposizione (divise, distintivi, cappelli, attrezzi da lavoro, quadri, modellini e tabelle) sono riconducibili alla collezione del triestino Diego de Henriquez mentre la documentazione, anche fotografica, e i manoscritti provenienti dall'archivio Henriquez sono integrati da materiale dei fondi del Civico Museo di Storia Patria. Prima visita guidata domani alle 11. Per "Lunario triestino" prima visita guidata mercoledì alle 17.30. Quanto al calendario degli approfondimenti, primo appuntamento mercoledì 16, alle 17.30, in sala "Bazlen": Pietro Spirito presenterà il catalogo di "Lunario triestino".

L'appuntamento teatrale è fissato, come detto, per mercoledì 30 ottobre, con inizio alle 20.30 (ingresso libero fino a esaurimento posti). Il testo di Sabatti è tratto dal romanzo autobiografico "Un ottobre a Trieste" e ovviamente anche in questo caso il titolo "Vola Colomba" cita la canzone con cui la Pizzi vinse Sanremo nel 1952: sarà proposto in un nuovo adattamento, nella riduzione e per la regia di Elke Burul.


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