"Torino mi ha guarita - Ora sogno di lavorare con Valerio Binasco" - LA STAMPA TORINO 14/3/25
- La Contrada TeatroStabilediTrieste
- 1 apr
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VANESSA GRAVINA Da oggi a domenica sarà al Gioiello con "Pazza"
"Il direttore artistico del Teatro Stabile è uno dei miei registi preferiti"
Vanessa Gravina confessa di avere un rapporto privilegiato con Torino. Ci tornerà da oggi a domenica al Teatro Gioiello con "Pazza" e, al fianco di Nicola Rignanese, sarà protagonista di uno spettacolo adattato e diretto da Fabrizio Coniglio.
Cosa la lega alla città?
«Tantissime cose. Confermo, per esperienza personale, che è magica, possiede qualcosa che tocca nel profondo. Un paio di anni fa sono stata al Gobetti con "Tartufo", diretto da Roberto Valerio, e in quei giorni ho perso una cara amica. In quella circostanza il teatro mi ha cullata e protetta aiutandomi nell'elaborazione del lutto. Ed è ricapitato lo scorso 4 gennaio, giorno del mio compleanno. Avendo perso mio padre a novembre, ho fatto il primo Natale senza di lui. Dopo essermi isolata nel dolore, per celebrare il giorno della mia nascita sono venuta a Torino, dove il mio compagno, Leandro Amato, era impegnato con "Mare fuori" all'Alfieri. Ancora una volta la città mi ha coccolato aiutandomi a venire fuori da un grande dolore. Inoltre, proprio qui avete uno dei miei artisti preferiti».
A chi si riferisce?
«Parlo di Valerio Binasco (direttore artistico del Teatro Stabile, ndr.). Ritengo sia uno dei registi che sa lavorare sugli attori meglio di chiunque altro, è uno dei pochi che investe su di loro. Il mio desiderio sarebbe lavorare con lui. L'avevo conosciuto durante una premiazione e avevamo iniziato a chiacchierare di un progetto che però non si è concretizzato. Mi piacerebbe se si potesse riprenderlo in mano».
Come sceglie i personaggi?
«Spesso mi capitano delle sfide e mi lascio guidare dall'intuito, nonostante in questo periodo non ci siano tante opportunità per un'attrice della mia età. Fortunatamente, però, sono arrivata a un punto della carriera in cui posso permettermi di scegliere. In ogni caso, dico tanti no».
Ha iniziato presto e a 17 anni era già sul palco diretta da Strehler, consiglierebbe di calcare le scene così giovane?
«Non lo consiglierei perché è un mestiere difficile, precario. In molti vogliono fare gli artisti, ma servono le giuste qualità e la strada è tutta in salita. Detto ciò, se proprio sentono la necessità, dico di buttarsi, tanto si capisce subito se c'è o meno del talento».
In "Pazza" porterà a teatro la pièce andata in scena Broadway e poi interpretata sul grande schermo da Barbra Streisand.
«È uno spettacolo appassionante, avvincente e quello è un ruolo che capita una volta nella vita. Consente una gamma interpretativa immensa, è una donna che sopravvive a se stessa e possiede mille sfumature».
Lei è anche l'amatissima Contessa Adelaide di Sant'Erasmo della fiction "Paradiso delle signore", cosa le ha regalato interpretarla?
«La amo molto, è un personaggio complicato, rappresentarla ogni volta è una sfida, ma mi ha dato soddisfazioni infinite».
Franca Cassine
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