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Immagine del redattoreTeatro La Contrada

Vola Colomba - iMAGAZINE 30/10/24


Ariella Reggio protagonista del primo appuntamento della rassegna degli Amici della Contrada
Ariella Reggio protagonista del primo appuntamento della rassegna degli Amici della Contrada

Laila Pozzo


Il primo appuntamento della rassegna degli Amici della Contrada è con “Vola Colomba”, evento organizzato in collaborazione con La Contrada, che si terrà il 30 ottobre 2024, alle 20.30, al Teatro Orazio Bobbio.


Un appuntamento aperto a tutti (fino ad esaurimento posti) e presentato nell’ambito delle iniziative per il 70esimo anniversario del ritorno di Trieste all’Italia (1954 -2024), il programma culturale, realizzato dal Comune con il contributo della Regione, in vista della storica ricorrenza.

Realizzato con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e del Comune di Trieste, con l’aiuto della Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte, “Vola Colomba” è un estratto del testo omonimo del giornalista e scrittore Pierluigi Sabatti e vedrà sul palco Ariella Reggio, Marzia Postogna, Adriano Giraldi, Maurizio Repetto, Elke Burul, Giacomo Segulia.


A impreziosire la serata ci saranno le musiche dal vivo con le canzoni tratte dal repertorio degli anni ’50 eseguite da Leonardo Zannier e da Toni Kozina alla tastiera.

Lo spettacolo, che prende a prestito il titolo della famosa canzone con cui Nilla Pizzi vinse il Festival di Sanremo nel ‘52, è tratto dal romanzo “Un ottobre a Trieste”, edito da MGS Press (2004).


Le vicende narrate nel libro e riportate sulla scena nell’adattamento teatrale ruotano attorno alla storica giornata del 26 ottobre 1954, giornata indimenticabile per Trieste, rivissuta dal protagonista ormai adulto, in un gioco di flashback e continui rimandi fra passato e presente.

«E’ il 26 ottobre 1954. Dopo quasi dieci anni – racconta la regista Elke Burul – di Governo Militare Alleato Trieste viene restituita all’Italia. È una giornata storica e nella città dalle tante anime spesso in contrasto fra loro si intrecciano storie, emozioni, personaggi. Ma non sarà per tutti una festa e a tanti anni di distanza ritornano, nel racconto di Ninetto, le memorie di quegli avvenimenti vissuti allora con gli occhi e il cuore di un bambino. Sulla scena, nei personaggi evocati dal protagonista, si specchia il destino di un’intera città, tra disillusione e speranza, risate, lacrime, e qualche nostalgia.»


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